Rudi Garcia rompe il silenzio e saluta il Napoli: “Sincero grazie ai giocatori e alle persone vicine alla squadra”

Rudi Garcia, ex tecnico del Napoli, ha rotto il silenzio dopo l’esonero voluto dal patron Aurelio De Laurentis. Il tecnico francese ha ringraziato il club, i giocatori e i tifosi.

Sono stati giorni frenetici per il Napoli. Dopo la sconfitta interna maturata contro l’Empoli, il club si è chiuso in un silenzio stampa che è proseguito fino alla notizia che tutti si attendevano: l’esonero di Rudi Garcia. Il tecnico francese è stato sollevato dal suo incarico di allenatore del club e a quel punto è iniziata la caccia al suo successore. Per ore il favorito è sembrato essere Tudor. Il tecnico croato, però, non ha accettato l’idea di essere un possibile traghettatore fino a fine stagione. Avrebbe voluto dal presidente Aurelio Del Laurentis maggiori rassicurazioni circa il futuro, che non sono però arrivate. Si era fatto, allora, il nome di Fabio Cannavaro, ma la pista non è mai realmente decollata e, allora, i partenopei hanno scelto una figura già conosciuta sotto il Vesuvio. Walter Mazzarri, che sulla panchina del Napoli ha scritto capitoli importanti negli anni della rinascita del club dopo la Serie C, è il nuovo allenatore degli azzurri.

Napoli, il saluto di Rudi Garcia ai tifosi

In attesa di vedere l’impatto che avrà il ritorno di Mazzarri sulla squadra e sull’umore della piazza, Garcia dopo giorni di silenzio ha voluto salutare Napoli con un post pubblicato sui suoi social. “Non era così che immaginavo di salutare i tifosi napoletani che hanno supportato la mia avvenuta dal primo giorno. A loro, ai giocatori e alle persone vicine alla squadra va un mio sincero grazie ed un in bocca al lupo per il prosieguo in campionato e in Champions League“, ha scritto.

De Laurentis e Garcia
Immagine | Ansa – 20maggiosenzamuri.it

Il bilancio di Garcia, a livello di risultati, non è brillante, ma nemmeno completamente da buttare. Il tecnico francese ha raccolto 8 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte tra campionato e Champions League. Lascia la squadra al secondo posto nel girone europeo e al quarto in campionato, in piena zona Champions, ma distante dieci punti dall’Inter in vetta. A condannare Garcia, però, non è stato il campo, dove pure ha zoppicato. A pesare è stato soprattutto il feeling mai sbocciato tra lui e la piazza, in tutti i suoi aspetti. Garcia ha, infatti, avuto problemi nella gestione della squadra, apparsa nervosa in molti dei suoi leader tecnici. Sono impresse nelle mente di tutti le reazioni di Osimhen e Kvara dopo alcune sostituzioni. Non ha avuto, nemmeno, il completo appoggio della società. Fin dal primo momento è, infatti, apparso come una scelta di ripiego, dopo il “no” di nomi più pesanti. Non è, infine, mai stato particolarmente amato dalla gente di Napoli, che lo ha contestato quasi fin dal primo momento. Per lui Napoli era un’occasione imperdibile di rilancio della carriera, ma anche un grande rischio. Guidare una squadra reduce da un’annata perfetta come quella di Spalletti, coronata con lo scudetto, era un compito arduo e si è confermato tale. Ora a Mazzarri l’onere di dare una svolta: non sarà per nulla facile.

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