Giornata internazionale dell’industrializzazione dell’Africa, l’origine della ricorrenza

Oggi, 20 novembre 2023, cade la Giornata internazionale dell’industrializzazione dell’Africa. Vediamo più nel dettaglio come è nata questa ricorrenza e cosa vuole celebrare. Tra un passato da ricordare e un futuro da costruire

 

Anche quest’anno si celebra come di consueto la Giornata internazionale dell’industrializzazione dell’Africa.

Si tratta di una ricorrenza che cade nella giornata di oggi, lunedì 20 novembre 2023, e che pone l’accento sui cambiamenti vissuti dal continente africano nel corso degli anni per quanto riguarda l’industrializzazione, aspetto ormai sempre più importante nella società moderna.

Scopriamo le origini di questa giornata mondiale e scaviamo più a fondo sul suo grande significato per l’Africa e non solo.

Giornata internazionale dell’industrializzazione dell’Africa: un motivo di crescita

La Giornata internazionale dell’industrializzazione dell’Africa è stata proclamata per la prima volta nel 1989 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nell’ambito del Secondo Decennio dello Sviluppo Industriale per l’Africa (1991-2000).

Donna e figlio nei campi
Immagine | Unsplash @AnnieSpratt – 20maggiosenzamuri.it

La data scelta per l’occasione fu il 20 di novembre, con le Nazioni Unite che ogni anno si sono trovate poi a organizzare una serie di eventi in tutto il Mondo proprio in questa specifica giornata, con l’intento di sensibilizzare l’opinione pubblica circa l’importanza dell’industrializzazione dell’Africa, oltre che sulle sfide che questo continente si trova ad affrontare costantemente.

Il focus, ovviamente, è in particolare sullo sviluppo del settore industriale, il quale può portare a un aumento di produttività tra la popolazione africana, stimolando una crescita della forza lavoro, generando occupazione e introducendo nei vari Paesi nuove attrezzatture e tecniche all’avanguardia.

Il pensiero comune è che l’industrializzazione possa essere utilizzata come processo per instaurare legami sempre più forti tra l’Africa e il resto del Mondo, aiutando così i diversi Stati del continente a crescere da un punto di vista culturale, sociale ed economico.

Non solo. Un’industria sviluppata può permettere ai singoli Paesi africani di diversificare le proprie economie, riducendo così possibili eventuali impatti provenienti dall’esterno.

Un modello che potrebbe portare a ridurre la povertà ancora oggi presente in molti Paesi, rendendoli così più indipendenti e garantendo nuove speranze per il futuro dei loro cittadini.

Per favorire questo processo, ciò che è indispensabile è che in Africa venga creato un ambiente favorevole a rafforzare la capacità interna in materia di infrastrutture, capitale umano, ricerca e sviluppo, sistemi finanziari e tecnologia e governance.

Concetti espressi direttamente dalle Nazioni Unite, come riscontrabile visitando il loro sito ufficiale.

Non va dimenticato che, quando parliamo di Africa, ci riferiamo a un continente ricco di materie prime, risorse naturali, terreni coltivabili e fertili, oltre che di profondi saperi e conoscenze.

Non è un caso che Paesi di tutto il Mondo nel corso dei secoli hanno stretto rapporti d’affari con l’Africa, finendo spesso per approfittarsi di questo continente, destabilizzandolo e distruggendo gli equilibri locali.

Il fatto che le risorse interne non manchino è però un grande segnale di speranza per i popoli che vivono tali terre.

L’Africa ha tutte le carte in regola per poter diventare una forza economica trainante nella società moderna, sebbene serva uno sforzo comune per perseguire efficacemente questo scopo.

Stando a quanto riportato dall’ONU, ciò che occorrerebbe nel dettaglio è una maggiore integrazione tra i numerosi mercati interni al continente africano, così da raggiungere economie di scala ed essere più competitivi sullo scenario internazionale. Un vantaggio per il Mondo intero.

Gestione cookie