Un parte del Paese teme un assalto alla democrazia se l’ex presidente fosse rieletto. Intanto il tycoon minaccia “vendetta” nei confronti dei rivali una volta alla Casa Biancia e attacca gli “immigrati clandestini” che “avvelenano il sangue del Paese”
Mentre si avvicinano le elezioni presidenziali e si fa sempre più concreto un ritorno alla Casa Bianca di Donald Trump, saldamente in testa alle primarie repubblicane, tra i democratici come sui media liberal ci si chiede cosa attendersi prefigurando scenari a tinte fosche. C’è chi come la Cnn paventa, con l’ex presidente di nuovo al timone, la “riscrittura delle regole presidenziali” e un “assalto al tessuto democratico dell’America”.
La “vendetta” nei confronti degli avversari
Difficile predire come andrà a finire. Di certo gli annunci fatti finora dall’ex presidente Usa danno da preoccupare. A cominciare dalla promessa di usare il secondo mandato per cercare “vendetta” nei confronti degli avversari politici. Un modo per pareggiare i conti dopo le quattro incriminazioni collezionate solo nel 2023. “Nominerò un vero procuratore speciale per perseguire il presidente più corrotto della storia d’America, Joe Biden, e per perseguire la famiglia criminale di Biden”, ha detto lo scorso giugno dal News Jersey.
Convinto si essere vittima di una “persecuzione politica”, ancora pochi giorni fa, in diretta sulla Fox News, il tycoon si è rifiutato di escludere che, in caso di rielezione, abuserà del proprio potere per vendicarsi nei confronti degli oppositori politici, bollati come “parassiti”.
Nessuno sottovaluta o declassa le sue parole a mere esternazioni da campagna elettorale, considerato che l’ex presidente è stato incriminato tra le altre cose per aver cercato di ribaltare il risultato delle elezioni presidenziali 2020 con l’assalto al Congresso del 7 gennaio 2021.
Frontiere chiuse col Messico e trivellazioni
Sul canale conservatore Trump ha anche anticipato le priorità del secondo mandato: chiudere la frontiere meridionali con il Messico e moltiplicare le trivellazioni per l’estrazione di petrolio. Misure del resto in continuità con il primo mandato.
“Gli immigrati clandestini avvelenano il sangue dell’America”
In un crescendo di affermazioni fuori controllo, due giorni fa l’ex presidente è arrivato a dire, nel corso di un comizio nel New Hampshire, che “gli immigrati clandestini stanno avvelenando il sangue” dell’America. Un concetto ribadito, a scanso di equivoci, sulla propria piattaforma social Truth: “L’immigrazione clandestina sta avvelenando il sangue della nostra nazione. Vengono dalle prigioni e dagli ospedali psichiatrici, da tutto il mondo”.
Parole subito stigmatizzate dai democratici. “Donal Trump ha incarnato i sui modelli facendo il verso a Adolf Hitler, elogiando Kim Jong-un e citando Vladimir Putin mentre è in corsa per la presidenza con la promessa di governare come un dittatore e minacciare la democrazia americana”, ha commentato la portavoce della campagna del presidente Joe Biden, Ammar Moussa. “Trump non indietreggia rispetto al piano di rinchiudere milioni di persone nei campi di detenzione e continua a mentire” sul risultato elettorale del 2020 “quando Joe Biden lo ha cancellato con uno scarto di oltre 7 milioni di voti”.
Anche uno degli avversari alla nomination repubblicana, Chris Christie, ha deplorato le affermazioni di Trump, liquidandole sulla Cnn come “disgustose”.
Via la riforma sanitaria di Barack Obama
Non solo. Trump ha chiarito che sta “studiando seriamente alternative” per rimpiazzare l’Obamacare, la riforma sanitaria introdotta dall’ex presidente Usa Barak Obama. Già nel 2017 i repubblicani avevano cercato di sbarazzarsi dell’Affordable Care Act. Un tentativo andato a vuoto complice il voto contrario del senatore repubblicano John McCain, che il tycoon ha continuato a bersagliare anche dopo la morte per un cancro al cervello.
Donald Trump in testa nei sondaggi
Che la rielezione di Donald Trump non sia affatto un’ipotesi peregrina lo certificano i sondaggi. Il tycoon guida inarrestabile la corsa verso le presidenziali 2024, staccando tutti i rivali repubblicani. I guai giudiziari, con quattro incriminazioni collezionate nel giro di pochi mesi, non hanno scalfito il suo consenso. Intanto lo sfidante democratico appare sempre più in affanno mentre si addensano i dubbi anche dell’elettorale democratico a causa soprattutto dell’età dell’ottuagenario Biden. Senza contare le disavventure del figlio Hunter, solo pochi giorni fa accusato di evasione fiscale, che rischiano di compromettere l’immagine già appannata del presidente dem.