Generazione Z: l’amore non è più una priorità

L’amore per la Generazione Z non è più una priorità e le relazioni sono solo temporanee

I giovani della Generazione Z hanno vissuto molto, in poco tempo: dalla pandemia che li ha rinchiusi in casa per mesi e ha interrotto e raffreddato le loro relazioni sociali, alla crisi climatica, fino alla precarietà lavorativa con prospettive per il futuro non del tutto rosee.

In che modo questo senso di ansia e inquietudine ha modificato il loro modo di vivere l’amore? I social che ruolo hanno in questa storia?

Scopriamo insieme in questo articolo.

L’amore ai tempi del Covid

Secondo una ricerca di Vice Media Group, un esponente su 10 della Generazione Z afferma di essere pronto a impegnarsi in una relazione a lungo termine. Una netta minoranza rispetto ai 500 intervistati. Ma si tratta davvero di mancanza di voglia di impegnarsi e fare progetti a lungo termine, o più della paura di innamorarsi sul serio?

La pandemia ha portato con sé un’ondata di incertezza nella vita della Generazione Z: le relazioni sono diventate a distanza, il futuro un punto di domanda e i social sempre più uno strumento per non perdere un contatto con gli altri. I social però hanno, in qualche modo, raffreddato questo contatto ponendolo dietro a uno schermo.

mani ragazzo che tiene in mano un cellulare
Immagine | Unsplash – 20maggiosenzamuri.it

 

L’amore non è una priorità

Julie Arbit, vicepresidente senior di Vice Media Group, ha dichiarato alla BBC che i giovani della Generazione Z sono più concentrati su loro stessi ma non per egoismo. Secondo lei, infatti, i giovani sanno di essere responsabili del proprio successo e della propria felicità e hanno altre priorità rispetto a trovare l’amore. Come, ad esempio, raggiungere una stabilità economica e realizzarsi a livello personale.

La crisi economica del 2008 ha portato con sé nuove preoccupazioni anche per i più giovani, che si sono abituati a percepire la sicurezza economica come qualcosa di labile, ma anche di importante da ottenere nella vita per poter essere felici.

Lo spazio dedicato all’amore e alle relazioni si fa più ristretto e si inserisce in un disegno più grande che i giovani di oggi si impegnano a tracciare per loro stessi, consapevoli di non poter contare sugli altri. Un livello di cinismo e poca fiducia che si ripercuote anche nel loro modo di vivere le relazioni.

Trovare un lavoro e una sorta di stabilità e di benessere sono cose che mi daranno più gioia di un fidanzato”, dice Sophie, 23 anni. “Lavoro sodo e sono ambiziosa, preferisco mettere la carriera davanti all’amore, a volte anche all’amicizia”.

Ghosting: quando l’amore diventa un fantasma

Il ghosting è l’arte di scomparire: iniziare a chattare con un ragazzo o una ragazza per poi smettere di rispondere senza dare spiegazioni. Il ghosting è reso possibile proprio perché in una dimensione virtuale, infatti difficilmente non risponderemmo dal vivo a una domanda o a un saluto. In chat invece tutto è lecito. Un po’ come in amore. Ecco quindi che scomparire diventa improvvisamente molto semplice.

“Quando inizio a parlare con uno, preferisco che sia lui a dire qualcosa che mi fa venire voglia di ghostarlo, che essere ghostata, perché almeno così ho il coltello dalla parte del manico,” dice Sophie. “Lo so che è brutto da dire, ma a volte è piacevole essere la persona che respinge tra i due, ti rafforza l’autostima, ti dici ‘Ah, non ho bisogno di lui’.”

Quindi, spesso di tratta di ghostare per non essere ghostati. Non per mancanza di impegno o interesse, ma per mantenere una distanza, un certo grado di controllo che la Generazione Z dimostra di voler conservare nella propria vita.

Sesso e relazioni occasionali

Se la Generazione Z è così impegnata a salvare il mondo e a costruirsi il proprio futuro, c’è ancora spazio per il romanticismo o esistono solo sesso e relazioni occasionali?

Il sesso per la Generazione Z ha standard più elevati, ovvero hanno delle aspettative maggiori quando si tratta di sesso. Probabilmente stabilite dalla società in cui si sono trovati a vivere. Ecco quindi che le relazioni occasionali, per non dire anche solo “incontri occasionali”, risultano più gestibili e portano via meno tempo rispetto ad una relazione vera e propria.

Per questo, risultano molto utili le app di incontri che, a differenza di Instagram, consentono di trovare più velocemente persone interessate allo stesso tipo di “conoscenza”.

Così nascono le situationship, ovvero frequentazioni sentimentali non meglio specificate, in cui ci si dimostra interesse a intermittenza senza alcuna definizione sentimentale. Una sorta di relazione senza impegno che molto spesso termina proprio con il ghosting.

Il fenomeno del sesso virtuale

Secondo un’indagine condotta dall’Università IULM di Milano in Italia un ragazzo su tre fa solo sesso virtuale e oltre un milione e 600mila giovani tra i 18 e i 35 anni dichiara di non aver mai avuto un rapporto sessuale.

I risultati mostrano che il rapporto della Generazione Z con il sesso è complicato e contraddittorio e appare sempre più sganciato dalla componente relazionale, portando con sé scarsa soddisfazione nei rapporti reali e il ricorso al sesso virtuale.

Forse la sessualità sta cambiando mescolandosi con il mondo digitale e non perché i giovani della Generazione Z siano dei robot, ma ancora una volta perché si chiedono se valga la pena di investire i loro sentimenti e le loro energie in questo.

Scritta love in neon rosa
Immagine | Unsplash – 20maggiosenzamuri.it

 

C’è ancora spazio per il romanticismo?

La Generazione Z, pur essendo cresciuta con film d’amore e romanticismo, si dimostra sempre più fredda e distaccata in amore e nelle relazioni.

Le priorità sono diventate altre e ai sentimenti si sostituisce la voglia di affermarsi e una punta di egoismo. Ma i giovani potrebbero essere romantici a loro modo. Infatti, questo fuggire l’amore può essere visto anche come un’attesa, un modo di fare sul serio solo con la persona che riuscirà in qualche modo a distoglierli dai loro obiettivi e farsi largo nella loro vita.

L’amore è il sentimento più antico e potente del mondo e anche quello meno controllabile. Perciò, per quanto la tecnologia, la pandemia, il riscaldamento globale e la carriera cerchino di spegnerlo, troverà sempre il modo di riaccendersi anche nei cuori più cinici.

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