Gli Emmy Awards celebrano la memoria di Perry, ‘cuore’ della nota sitcom: un attore amatissimo e fragile
La 75esima edizione degli Emmy Awards si è aperta ieri sera al Peacock Theater di Los Angeles con un mix di emozioni, onorando le stelle del mondo dello spettacolo e, in particolare, commemorando il talento straordinario di Matthew Perry. L’attore, noto per il suo ruolo indimenticabile di Chandler Bing nella celebre serie “Friends“, andata in onda dal 1994 al 2004, è deceduto il 28 ottobre 2023, lasciando un vuoto insostituibile nel cuore dei fan di tutto il mondo.
Il segmento “In Memoriam” – che come da tradizione rende omaggio alle star che sono scomparse nel corso dell’ultimo anno – è stato uno dei momenti più toccanti della serata. L’attore Perry è stato nominato insieme a Andre Braugher, Lance Reddick, Paul Reubens, Barbra Walters, Kirstie Alley. Mentre le loro immagini scorrevano sullo schermo, un’atmosfera di commozione pervadeva la sala.
La cerimonia ha toccato il culmine emotivo quando il cantante Charlie Puth e il duo The War and Treaty si sono seduti al piano, eseguendo l’indimenticabile sigla di “Friends”, “I’ll Be There for You” dei Rembrandts. Questo brano ha rappresentato il legame speciale tra Perry e il suo personaggio, Chandler, rimanendo nel cuore dei fan per oltre un decennio. Puth aveva già omaggiato l’attore pochi giorni dopo la sua morte, cantando questa canzone durante un suo concerto in Australia.
La scomparsa di Matthew Perry
La scomparsa di Matthew Perry, avvenuta a soli 54 anni, ha sconvolto il mondo dello spettacolo. Solo recentemente il medico legale ha reso noto che l’attore è morto accidentalmente a causa degli effetti acuti della ketamina ed è annegato, nella vasca idromassaggio della sua abitazione. Una tragedia che ha gettato luce sulla lotta di Perry con la depressione, l’alcol e la droga, confermando le sfide personali che l’attore ha affrontato nel corso della sua vita.
Il cast di “Friends”, benché assente fisicamente sul palco degli Emmy 2024, ha voluto rendere omaggio a Perry con una dichiarazione commovente: “Siamo tutti assolutamente devastati dalla perdita di Matthew. Eravamo più che semplici compagni di cast. Siamo una famiglia”. Le parole riflettono il profondo legame che i membri del cast condividevano con Perry, trasformando il loro rapporto sul set in un’affettuosa e duratura amicizia.
Il dramma di Matthew Perry: la verità dietro la sua prematura scomparsa
Sebbene inizialmente – in un primo esame post mortem – fosse stato annunciato che la morte di Matthew Perry non fosse legata all’abuso di sostanze, un mese dopo il suo decesso è emersa una realtà sconcertante sulla prematura dipartita dell’attore, il cuore indimenticabile di “Friends”.
Secondo il rapporto dell’autopsia, la morte di Perry è stata il risultato di un consumo eccessivo di ketamina e altri farmaci. Una scoperta scioccante che ha gettato luce sulla battaglia privata dell’attore con la depressione e le sue sfide personali, che, nonostante il successo professionale, lo hanno tormentato per gran parte della sua vita.
Il rapporto dell’autopsia ha rivelato che nella camera da letto dell’assistente di Perry erano presenti diversi flaconi di farmaci aperti, vuoti e riempiti a metà, prescritti al defunto. La gamma comprendeva farmaci da banco, vitamine, aiuti digestivi e piatti pieni di varie pillole sfuse, compresse, capsule, caramelle e mentine per l’alito. Questa rivelazione sconcertante ha scosso i fan, portando alla luce una realtà ben diversa da quella apparente.
Quantità letale di ketamina e altri farmaci
L’uso iniziale della ketamina da parte di Perry, secondo la relazione, era finalizzato a trattare la sua depressione. Tuttavia, le analisi hanno rivelato una quantità letale di ketamina nel suo corpo, accompagnata da un mix di altri farmaci. Tra questi, la buprenorfina, utilizzata per alleviare il dolore e aiutare con la dipendenza dagli oppioidi, il tammoxifene, assunto dall’attore per perdere peso, medicinali per diabetici e persino dei ‘lecca-lecca’ alla nicotina, che Perry utilizzava per cercare di ridurre il consumo di sigarette.
Il rapporto ha sottolineato che l’attore riceveva regolarmente infusioni di ketamina prima della sua morte, ma ha anche rivelato che la sostanza trovata nel suo corpo aveva una provenienza diversa da quella ufficiale. Una verità sconcertante che ha lasciato i fan di “Friends” sconvolti, poiché la loro immagine di Perry si è distorta dalla realtà struggente di una lotta interiore che non era mai stata completamente compresa.
La morte di Matthew Perry è diventata non solo un addio a un talento straordinario, ma anche un monito sulla fragilità della salute mentale e sulla complessità delle battaglie personali dietro le facciate luminose delle star dello spettacolo. La sua assenza pesante agli Emmy 2024 ha reso ancor più tangibile il vuoto che l’attore ha lasciato nel mondo dello spettacolo e nei cuori di coloro che lo hanno amato. Lo spirito di Perry continuerà a vivere attraverso il suo lavoro e nel cuore di coloro che hanno riso e pianto insieme a lui attraverso gli anni.
Matthew Perry, il giorno dei funerali
Il 4 novembre 2023, una settimana dopo la tragica scomparsa di Matthew Perry, il Forest Lawn Memorial Park di Los Angeles è diventato il luogo in cui amici, familiari e colleghi si sono riuniti per dare l’ultimo addio all’attore che ha incantato il mondo con il suo indimenticabile ruolo di Chandler. Il servizio funebre, tenutosi in un’atmosfera di profonda tristezza e commozione, ha svelato il lato più intimo dell’uomo dietro il personaggio amato da milioni di spettatori.
Il cimitero, situato nelle vicinanze dei Warner Bros. Studios, ha accolto una cerimonia durata circa due ore, contraddistinta da una partecipazione strettamente privata. La madre, il padre e il patrigno di Perry erano presenti per condividere il peso del dolore, ma accanto a loro c’erano anche gli altri attori del cast di “Friends”: Jennifer Aniston, Courteney Cox, David Schwimmer, Matt LeBlanc e Lisa Kudrow.
Una perdita che ha segnato non solo la fine di una carriera straordinaria, ma anche la fine di una vita segnata da lotte interiori e dalla ricerca di un equilibrio personale che, purtroppo, non è stato raggiunto. Un capitolo che si è chiuso, dunque, ma che lascerà un’impronta indelebile nella memoria di chiunque abbia avuto il privilegio di conoscere il talento e la sensibilità di questo straordinario attore.