Un uomo è fuggito dagli arresti domiciliari ed è pronto a ritornare in prigione: la motivazione è una delle più assurde mai sentite
Quando si commette un illecito e si finisce per essere giudicati in Tribunale, la peggiore delle sentenze è quella del carcere: a seconda della pena che viene data, bisogna stare rinchiusi in prigione senza poterne mai uscire e di fatto vedendo annullata la propria vita fuori da quelle sbarre.
![Preferisce la prigione ai domiciliari](https://www.20maggiosenzamuri.it/wp-content/uploads/2023/11/prigione-20maggiosenzamuri.it-28112023.jpg)
C’è però un’alternativa, spesso data a chi è la prima volta che commette un reato di piccola entità ed è l’arresto domiciliare, nel quale la persona deve rimanere chiusa a casa propria, senza uscire mai.
Rispetto al carcere tradizionale, quello delle sbarre per intenderci, il domiciliare è spesso letto come più leggero: la persona, infatti, è a casa propria e quindi gode delle comodità di cui ha sempre disposto, nonché dei propri affetti più stretti. Di recente, però, un uomo è evaso dai domiciliari con il preciso obiettivo di essere messo in carcere: quando l’hanno interrogato sul motivo di tale gesto, ecco cos’ha risposto.
Fugge dai domiciliari per colpa della moglie: sogna il carcere
La vicenda di cui vi parliamo oggi è accaduta nel Trapanese, ad Alcamo. Qui un uomo di quarant’anni è evaso dagli arresti domiciliari con un obiettivo preciso, quello di trasgredire le regole e quindi essere costretto alla pena più dura, quella del carcere. Interrogato dalle autorità sui motivi di questo gesto così incosciente, ha rivelato di non sopportare più sua moglie e quindi di sognare di andare in prigione, piuttosto che dover stare in casa ventiquattr’ore su ventiquattro con lei.
![Preferisce la prigione ai domiciliari](https://www.20maggiosenzamuri.it/wp-content/uploads/2023/11/manette-20maggiosenzamuri.it-28112023.jpg)
Nel giro di due giorni, le autorità locali l’hanno visto liberamente girare per il paese ben due volte, senza alcuna autorizzazione specifica. Localizzato grazie al bracciale elettronico, ha quindi spiegato i motivi di tale gesto e ha pregato le autorità di portarlo in prigione. Niente di ciò che si augurava, però, è accaduto: dopo l’udienza di convalida della custodia cautelare, infatti, l’uomo è stato riportato a casa ed è stato di nuovo messo ai domiciliari, quindi con la moglie a fianco a sé per 24 ore su 24. Chissà ora cosa escogiterà per provare di nuovo a trovare una soluzione!