Una reazione del nostro corpo che, se non trattata in tempo, può essere anche letale. Ecco come difendersi dallo shock anafilattico
Conoscere il proprio corpo, essere consapevoli delle proprie allergie e delle proprie intolleranze, affidarsi ai medici. Questo e altro per prevenire e difendersi dallo shock anafilattico, che è una reazione allergica estrema e potenzialmente letale che richiede una rapida e precisa risposta medica.
![Shock anafilattico](https://www.20maggiosenzamuri.it/wp-content/uploads/2023/11/Shock-anafilattico-29.11.2023-20maggiosenzamuri.it_.jpg)
Questo fenomeno può manifestarsi in risposta a sostanze come alimenti, farmaci, veleni d’insetti o lattice. In molti casi, il paziente potrebbe non essere a conoscenza delle proprie allergie, rendendo cruciale la consapevolezza dell’entità del problema. Ecco cosa fare in caso di attacco.
I sintomi dello shock anafilattico possono variare da lievi a gravi, ma è fondamentale riconoscerli tempestivamente per garantire un intervento immediato. Tra i segni comuni vi sono prurito, gonfiore, eruzioni cutanee, difficoltà respiratorie, rapido calo della pressione sanguigna e, in casi estremi, perdita di coscienza.
La causa principale dello shock anafilattico è l’esposizione a un allergene specifico. Può verificarsi anche in individui che non hanno mai manifestato reazioni allergiche in passato, rendendo difficile la prevenzione. L’identificazione degli allergeni è dunque fondamentale per evitare recidive.
La prevenzione dello shock anafilattico è fondamentale, specialmente per coloro che conoscono le proprie allergie. I pazienti devono evitare accuratamente gli allergeni noti e comunicare al personale medico eventuali reazioni allergiche passate. Le allergie più diffuse sono quelle alimentari soprattutto il latte, le uova, la frutta a guscio come arachidi, noci, nocciole, mandorle ma anche il grano, la soia, il pesce e crostacei. Poi ci sono le punture di insetti aculeati come api, vespe e calabroni.
Cosa fare in caso di shock anafilattico?
Colpito da uno shock anafilattico, il nostro corpo ha rapido abbassamento della pressione arteriosa, che può manifestarsi con i sintomi di cui abbiamo appena parlato, ma arrivare anche fino all’arresto cardiaco. Capite bene che parliamo di una condizione potenzialmente molto grave.
![Shock anafilattico, cosa fare](https://www.20maggiosenzamuri.it/wp-content/uploads/2023/11/Shock-anafilattico-29.11.2023-20maggiosenzamuri.it_-2.jpg)
Ovviamente una diagnosi non può che avvenire da parte di professionisti del settore. La diagnostica allergologica classica si basa sui test in vivo mediante i così detti prick-test che consistono nel pungere una goccia di allergene con una punta sottile di ago.
La gestione dello shock anafilattico richiede un intervento rapido. La somministrazione di adrenalina è essenziale per contrastare la reazione allergica e ripristinare le funzioni vitali. È importante che chiunque abbia familiarità con soggetti a rischio di shock anafilattico sia istruito sull’uso di autoiniettori di adrenalina. Si deve intervenire il prima possibile iniettando il farmaco intramuscolo. L’adrenalina viene prescritta a tutti i pazienti con storia accertata di anafilassi, ovviamente con i dosaggi prescritti da specialisti e allergologi.