Euro 2024, un chip nel pallone rileverà i falli di mano

Un chip per i falli di mano: sarebbe questo l’ennesimo supporto tecnologico per gli arbitri in vista dell’Europeo di calcio del prossimo anno. A rivelarlo è stato il Times.

Nel calcio la tecnologia ha un ruolo sempre più centrale. Il Var ha cambiato per sempre alcune dinamiche storiche del pallone in tutto il mondo, anche se ancora non è riuscito a spegnere definitivamente le polemiche intorno a certe decisioni arbitrali. In vista di Euro 2024, il campionato europeo di calcio in programma il prossimo anno, ci sarebbe pronta un’ulteriore novità, sempre legata alla tecnologia. A rivelarlo è stato il Times, che ha spiegato la natura di questo nuovo supporto che dovrebbe essere messo a disposizione degli arbitri della competizione.

Falli di mano: un chip per rilevarli

Qual è, quindi, questa novità all’orizzonte? Si tratta di un chip da inserire nel pallone per rilevare i tocchi di mano da parte dei calciatori. Secondo quanto riferito dal Times, il microchip funzionerà insieme alla tecnologia di tracciamento degli arti. Questo consentirà la creazione in tempo reale di rappresentazioni visive 3D degli scheletri dei giocatori. Saranno dunque dispositivi che creeranno per gli assistenti Var un’immagine computerizzata che mostra esattamente il punto in cui la palla ha colpito il corpo. Una soluzione che toglierebbe ogni dubbio sull’esatto punto di contatto tra la sfera e l’arto superiore del calciatore in questione. Sarà Adidas, sponsor tecnico di riferimento, a inserire l’implementazione tecnologica direttamente nei palloni che saranno poi utilizzati per la competizione.

Guardalinee
Immagine | Unsplash @Catia Climovich – 20maggiosenzamuri.it

Utile anche per il fuorigioco

Negli ultimi mesi, a questo proposito, sarebbero state effettuate molte simulazioni, con risultati particolarmente confortanti. Sempre secondo quanto trapelato, la precisione di questo sistema sarebbe altissima e risulterebbe funzionale non soltanto per i falli di mano, ma anche per l’individuazione del fuorigioco. Il motivo? Oltre a permettere di individuare i tocchi di mano, il chip inserito nel pallone permetterà di stabilire con grande precisione il momento in cui il pallone è stato colpito. Questo dettaglio, unito all’utilizzo delle telecamere per il tracciamento degli arti, consentirà di comprendere se il giocatore si trova in fuorigioco o meno senza ombra di dubbio.

Se tutto andrà come previsto, quindi, gli arbitri potranno contare su un ulteriore supporto durante le partite del campionato europeo. Un supporto fondamentale, che si muova proprio nella direzione di quanto detto prima, vale a dire l’eliminazione di qualsiasi polemica legata alle decisioni arbitrali.

Il dibattito sulla tecnologia nel calcio

La notizia, come sempre in questi casi, è stata accolta con umori contrastanti. Da un lato c’è chi difende a spada tratta la presenza della tecnologia nel calcio, perché permette di ridurre al minimo gli errori e quindi tutti gli episodi che possono condizionare il risultato finale. Di contro c’è chi ritiene la presenza di tecnologia nel calcio eccessiva, ma non solo. In molti sottolineano come al momento l’utilizzo di questa tecnologia sia particolarmente lento e l’attesa porti a un’interruzione troppo prolungata del gioco, oltre, in qualche modo, a togliere un po’ di magia e di emozione, due aspetti fondamentali per il calcio e per lo sport in generale.

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