Giappone, i motivi della polemica sulla miss nazionale

Karolina Shiino è di origini ucraine ma “giapponesizzata” a tutti gli effetti. Tuttavia, c’è chi vuole una maggiore “giapponesità” e chi esige una “bellezza purosangue”, nel 2024

La nuova eletta Miss Giappone al concorso di bellezza ha 26 anni, ha la cittadinanza dal 2022 e vive a Nagoya da quando aveva cinque anni. Karolina Shiino rispetta perfettamente i requisiti richiesti per partecipare al concorso, ma la sua storia apre il dibattito su cosa sia la “giapponesità”.

Karolina è una cittadina giapponese a tutti gli effetti

Una ragazza giapponese nata da genitori ucraini ha suscitato un acceso dibattito dopo essere stata incoronata Miss Giappone 2024. Karolina Shiino, classe 1998, di Nagoya, prefettura di Aichi, è diventata la prima cittadina naturalizzata giapponese a vincere il concorso a Tokyo lunedì scorso.

Secondo quanto riporta la testata popolare Tokyo Weekender, Carolina Shiino si è trasferita in Giappone all’età di cinque anni dopo che sua madre si è risposata con un uomo giapponese.

Può Miss Giapponese non essere di origine giapponese?

Ho dovuto affrontare barriere che spesso mi impediscono di essere accettata come giapponese, quindi sono piena di gratitudine per essere riconosciuta a questo concorso come giapponese”, ha detto la signora Shiino nel suo discorso in giapponese dal palco del concorso Miss Japan Gran Prix.

La candidata ha dichiarato di essere considerata giapponese “sia nel linguaggio che nella mente” e di voler creare una società in cui “le persone non siano giudicate in base al loro aspetto“.

Le dichiarazioni di Karolina Shiino

Shiino, modella 26enne, è stata incoronata il 22 gennaio da una giuria di 30 giudici che hanno votato la “bellezza giapponese” tra 12 finaliste, prendendo in considerazione tre aspetti: umani, fisici e comportamentali.

È come un sogno. Nel momento in cui ho sentito il mio nome non sono riuscita a smettere di piangere”, ha detto Shiino nelle sue prime dichiarazioni sottolineando che finalmente ora si sente “pienamente riconosciuta come giapponese“.

Tuttavia, questo non ha impedito a molte persone sui social media di sollevare dubbi sulla sua vittoria. Alcuni si sono chiesti come una persona che non ha origini giapponesi possa essere chiamata “Miss Giappone”.

“Dov’è la giapponesità?”

Cosa significa essere giapponese? È il dibattito che dal 22 gennaio infuria nel Paese del Sol Levante, di fronte alla scelta di premiare Karolina Shiino, di origine ucraina, come Miss Giappone.

“Questa persona è un’ucraina pura, al 100%. Dov’è la giapponesità?“, si legge su X.

L’acceso dibattito nel web

Molti giapponesi, comprese persone che conosco, non sono contenti della scelta di Miss Giappone. Se la gente continua a valutare la giapponesità in base alle radici e a vedere solo chi ha sangue giapponese puro come proprio, invece di abbracciare il multiculturalismo, il Giappone rimarrà senza giapponesi“, ha dichiarato Magdalena Osumi su X.

Un’altra voce è intervenuta nel web: “Come persona non giapponese che vive in Giappone, penso anche che la scelta di qualcuno che non ha alcun legame etnico con il Giappone sia più che ridicola“.

Una scelta geo-politica?

Molti si sono chiesti se la decisione fosse legata alla situazione geopolitica del mondo e perché la bellezza occidentale fosse preferita a quella asiatica.

Per molti, è stata una scelta politica, con la finalità di schierarsi a fianco dell’Ucraina impegnata nella guerra contro la Russia. Il concorso, in realtà, permette a chiunque abbia un’età compresa tra i 17 e i 26 anni e nazionalità giapponese di iscriversi, requisiti rispettati entrambi da Karolina Shiino.

Karolina Shiino con passaporto giapponese
Miss Japan finaliste | @Yahoo – 20maggiosenzamuri.it

E se fosse nata russa? Avrebbe vinto? Si chiedono

Se fosse nata russa, non avrebbe vinto. Non avrebbe avuto alcuna possibilità. Ovviamente i criteri sono ora una decisione politica. Che giorno triste per il Giappone“, ha affermato un’altra persona sui social.

Penso che i giapponesi naturalmente recepiscano il messaggio sbagliato quando una persona di aspetto europeo viene definita la più bella giapponese“, ha detto qualcun altro.

Si parla addirittura di “bellezza purosangue”

“La discriminazione razziale non dovrebbe mai essere tollerata, ma se vogliamo competere per l’apparenza sotto il concetto di Miss Giappone, personalmente credo che dovrebbe essere secondo uno standard di bellezza giapponese” ha scritto la storica Hiroe Yamashita su X, in un post che ha ricevuto migliaia di like. “Contro il fisico di Carolina Shiino, un giapponese purosangue non ha alcuna possibilità di vincere secondo i moderni standard di bellezza“.

Tutto ciò si è dibattuto e pubblicato in uno dei Paesi più omogenei al mondo dal punto di vista razziale.

Ma “la bellezza giapponese è nel cuore”

Ai Wada, l’organizzatrice del concorso, ha dichiarato dopo l’annuncio del suo nome che “ci ha dato l’opportunità di ripensare a cosa sia la bellezza giapponese“.

Dopo il risultato di oggi, c’è una cosa di cui sono convinta… La bellezza giapponese non è nell’aspetto, non è nel sangue, ma esiste saldamente nel nostro cuore“, ha aggiunto.

Nel 2015, Ariana Miyamoto è stata la prima donna bi-razziale a essere incoronata Miss Giappone. È nata da una donna giapponese e suo padre era afroamericano. Già all’epoca furono sollevati dubbi sull’incoronazione di una persona di razza mista al concorso, ma il risultato non cambiò.

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